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The Blind Side: le verità di Michael Oher e la polemica sull’Oscar a Sandra Bullock

Michael Oher - Fonte: Twitter - solocine.it
Michael Oher – Fonte: Twitter – solocine.it

A distanza di anni fa discutere il caso legato al film incentrato sulla storia di Michael Oher con protagonista Sandra Bullock.

Polemiche sul film The Blind Side del 2009: la storia mostrata nel film su Michael Oher sarebbe falsa, e a finire nel mirino è anche l’Oscar dato a Sandra Bullock nel 2010.

Una bugia bella e buona che ha fruttato milioni e anche un Premio Oscar. A distanza di numerosi anni fa discutere il caso relativo al film The Blind Side, pellicola arrivata in Italia su Mediaset Premium e incentrata sulla storia di un giocatore della NFL di nome Michael Oher rimasto orfano e senzatetto e poi adottato da Sean e Leigh Anne Tuohy. Stando alle parole del diretto interessato, quella narrata nel film con Sandra Bullock sarebbe però una vicenda del tutto falsa.

The Blind Side: Michael Oher denuncia i genitori

L’ex giocatore della NFL Michael Oher, la cui storia è stata per l’appunto fonte di ispirazione per il film del 2009 The Blind Side diretto da John Lee Hancock con protagonisti Quinton Aaron e Sandra Bullock, ha affermato di non essere in realtà mai stato adottato da Sean e Leigh Anne Tuohy.

Stando ai media americani che hanno citato a loro volta la documentazione che è stata depositata al tribunale della contea di Shelby in Tennessee, la famiglia Tuohy avrebbe semplicemente fatto firmare a Oher delle carte allo scopo di strappargli l’autorità legale e l’uso del suo nome per potersi arricchire. Questo quanto si legge all’interno dei documenti che sono stati depositati in tribunale:

Michael Oher ha scoperto la bugia nel febbraio 2023, quando ha appreso che la gestione del patrimonio che aveva firmato e che credeva lo avrebbe reso un componente della famiglia Tuohy in realtà non gli offriva alcuna relazione familiare“.

The Blind Side: chiesta la restituzione dell’Oscar vinto da Sandra Bullock

Sandra Bullock - Fonte: Twitter - solocine.it
Sandra Bullock – Fonte: Twitter – solocine.it

La vicenda ha finito ovviamente per dare vita a numerose polemiche, al cui centro è finita anche Sandra Bullock. L’attrice e produttrice cinematografica statunitense, prima di una candidatura nel 2014 per Gravity, ha vinto il premio di miglior attrice protagonista agli Oscar del 2010 proprio per il ruolo di Leigh Anne Tuohy in The Blind Side.

Alla luce di quanto trapelato ora in merito alla pellicola, il premio della Bullock deriverebbe dunque da una storia totalmente falsa. Motivo, questo, che ha spinto in tanti a chiedere all’attrice la restituzione dell’ambita statuetta. Queste ad esempio le parole da parte del cronista sportivo Brandon Walker su X:

La Bullock adesso dovrebbe restituire l’Oscar, sa benissimo che non se lo merita“.

Altri fan dell’attrice hanno però voluto correre in sua difesa. Queste le dichiarazioni a Entertainment Tonight da parte di Quentin Aaron, interprete in The Blind Side di Michael Oher:

Ha semplicemente accettato un lavoro. Che colpa dovrebbe avere? Ha fatto un lavoro incredibile ed è stata premiata per questo. A prescindere dal fatto che fosse un ruolo di finzione o basato su un personaggio reale, non è una cosa che le compete. Lei era l’attrice, non era la sceneggiatrice, la creatrice o la produttrice. Penso che parlare del fatto che le si possa togliere l’Oscar non abbia alcun senso, e le persone che lo stanno dicendo dovrebbero fare silenzio“.

La posizione dell’autore del romanzo da cui è stato tratto il film

Per chi non lo sapesse, il film The Blind Side è tratto dal romanzo The Blind Side: Evolution of a Game di Michael Lewis. Lo scrittore ha confermato di essere stato pagato 250.000 dollari dalla 20th Century Fox per l’adattamento cinematografico del suo libro, una cifra da lui divisa in parti uguali con la famiglia Tuohy.

In merito alla vicenda che sta facendo così tanto discutere in questi giorni, lo scrittore ha voluto schierarsi a sorpresa dalla parte di Sean e Leigh Anne Tuohy, affermando come questi ultimi abbiano voluto versare una parte dei profitti del film in un fondo a nome di Michael Oher nonostante i rifiuti da parte dell’ex giocatore NFL:

La cosa veramente triste è che ho seguito la vicenda da vicino. La famiglia lo ha sempre riempito di risorse e di amore. Il fatto che lui nutra dei sospetti verso di loro è incredibile, deve trovarsi in uno stato emotivo davvero difficile. Mi dispiace molto per lui“.