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Paolo Camilli svela cosa pensa di Drage Race Italia: “Io vittima di shaming”

Paolo Camilli- Drag Race Italia- solocine.it
Paolo Camilli, fonte: Instagram- solocine.it

L’attore ha rilasciato una lunga intervista dove ha parlato del suo percorso: dal coming out fino a Drag Race ItaliaEcco cosa ha detto.

Paolo Camilli, attore e regista italiano nonché attivista per i diritti LGBTQ+, noto per il suo impegno all’interno della comunità arcobaleno, per la sua partecipazione nella serie tv HBO Black Lotus nei panni di Hugo, ha recentemente rilasciato una toccante intervista a Cosmopolitan.
Nel corso della conversazione, ha aperto il suo cuore, condividendo dettagli intimi sul suo percorso di psicoterapia, le sfide affrontate durante la crescita e la sua esperienza come giudice nel reality-talent show, Drag Race Italia.
Il talentuoso artista ha infatti parlato apertamente delle difficoltà che ha vissuto da ragazzo dovute dal suo aspetto fisico e ovviamente dal suo orientamento sessuale che il piccolo Paolo Camilli, come tutte le persone della comunità, ha sempre cercato di tenere nascosto per non essere additato come “anormale”.

Ha poi aggiunto delle sue considerazioni slla sua esperienza da giudice nel programma Drag Race ItaliaEcco cosa ha detto. 

Paolo Camilli in Drag Race

Paolo Camilli- Drag Race- solocine.it
Paolo Camilli, fonte: Instagram- solocine.it

Un pò di tempo fa, l’influencer, attore e regista Paolo Camilli ha rilasciato una lunga intervista per Cosmopolitan in cui ha rivelato un pò quali sono state le difficoltà che ha dovuto attraversare nella sua crescita.

Ha infatti detto che: “Ho attraversato diverse ‘shaming’ fra cui il body shaming perché ero paffutello e il bullismo che a quei tempi non aveva questo nome e lo si viveva come un passaggio della crescita. […] C’era uno stato di allerta che dovevo mantenere sempre alto. Quando ho preso consapevolezza di essere omosessuale provavo disagio: eravamo nell’età della sperimentazione ma io cercavo di nascondermi.

È stato faticoso e aggiungo che l’aver subito shaming non vuol dire che involontariamente non l’abbia fatto anch’io ad altri, come forma di difesa. Non avevamo gli strumenti, non sapevamo con chi confrontarci, non c’era empatia” per poi aggiungere che: “Seguo un percorso psicoterapeutico grazie al quale mi sono accorto di essere sempre così esigente da non riuscire a godere dei momenti di soddisfazione”.

Interrogato poi su come è stata l’esperienza come giudice per il programma Drag Race ItaliaPaolo Camilli ha detto: “Ho visto grande affetto attorno a questo format. Per me è successo tutto così inaspettatamente, quest’estate, che nemmeno ho avuto il tempo di andare in ansia.”.

“Quando abbiamo cominciato con le registrazioni mi sono subito lasciato andare, ho trovato un ambiente accogliente. Mi sono sentito a casa e non è scontato quando in un progetto ci sono tante professionalità diverse”