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Ore cruciali per Maria Grazia Cucinotta: nessuno sapeva nulla | Dramma in ospedale

Maria Grazia Cucinotta - Fonte: Twitter - solocine.it
Maria Grazia Cucinotta – Fonte: Twitter – solocine.it

Le rivelazioni dell’attrice italiana sul suo ultimo complicato periodo.

Maria Grazia Cucinotta ha voluto parlare del suo difficilissimo mese di agosto.

Maria Grazia Cucinotta ha dovuto avere a che fare con un mese di agosto a dir poco da incubo. Nel corso dell’ultimo periodo l’attrice ed ex modella è stata in ansia per via delle condizioni della sorella Lilla, che è finita sotto i ferri dopo che le era stato diagnosticato un tumore alla testa.

Le rivelazioni di Maria Grazia Cucinotta sulla malattia della sorella

Il peggio, per la sorella di Maria Grazia Cucinotta, sembrerebbe ora fortunatamente essere passato. Alla luce di tutto ciò, l’attrice italiana nota principalmente per la sua partecipazione al film Il Postino con Massimo Troisi ha voluto parlare di questi complicatissimi giorni tramite un post sul proprio profilo Instagram. Ecco qui di seguito le sue parole:

Grazie di cuore a tutto il team del Prof Angileri, eccellenza nella Neurochirurgia, che tutti i giorni senza mai fermarsi salva vite, lottando perché tutto vada bene senza mai mollare. Il Sud che funziona e che nessuno forse ringrazia mai abbastanza. Mia sorella Lilla era finita al pronto soccorso dell’Ospedale Piemonte l’8 di agosto per un problema di cuore, ma essendo svenuta due volte il medico del pronto soccorso aveva richiesto una Tac alla testa per poi contattare il Prof Raffa neurochirurgo del Policlinico il quale aveva diagnosticato un tumore alla testa. Quella notizia che quando arriva ti gela il cuore anche se fuori ci sono 40 gradi. Il 23 di agosto è stata operata ed è stata rimossa tutta la massa tumorale, operazione riuscita“.

Il ringraziamento di Maria Grazia Cucinotta al reparto di Neurochirurgia

Maria Grazia Cucinotta ha poi proseguito così sempre tramite Instagram:

Nel frattempo il reparto di Neurochirurgia è diventato casa, un’unica famiglia. Si fa amicizia con tutti i vari pazienti, ci si supporta l’uno con l’altro. I giorni sono tutti uguali lì dentro, il tempo che passa lo calcoli con l’alternarsi dei turni degli infermieri, angeli meravigliosi che assorbono tutti i giorni i dolori di tutti i pazienti e parenti rilasciando sorrisi, attenzioni e amore a tutti. Lì dentro in un attimo la vita e le priorità cambiano, non ti importa più di nulla, tutto ti sembra futile, l’unica cosa di cui ti importa è la vita di chi ami. Dico ancora grazie a tutti gli infermieri e gli operatori, perché in quei momenti la cura migliore oltre alle medicine è solo l’amore. E grazie anche al Pronto Soccorso del Piemonte, se il medico non avesse indagato su quegli svenimenti non si sarebbe mai potuta salvare“.