Gossip

“Le Cronache di Narnia”: un grande progetto finito prematuramente

Gli anni 2000 si aprirono con un nuovo modo di concepire il genere fantasy. Tra le saghe affermatosi negli anni, c’era anche “Le Cronache di Narnia”, ma qualcosa è andato storto, causando la sua morte prematura dopo soli 3 film. Ma perchè?

Le case di produzione della Warner Bros e della New Line Cinema, agli inizi degli anni 2000 avevano tra le loro mani due cult del genere fantasy: Harry Potter e Il Signore degli Anelli. In tutta la dinamica, anche la Walt Disney volle intervenire a gamba tesa con una saga potenzialmente forte: “Le Cronache di Narnia”.

Le Cronache di Narnia – Solocine.it
Walt Disney Company e Walden Media hanno adattato i 7 libri in 3 film. Il primo film Le cronache di Narnia: Il leone, la strega e l’armadio del 2005 ha incassato oltre 745 milioni di dollari, facendo da apripista ad una saga che sarebbe potuta diventare leggendaria. Ma qualcosa è andato storto…

I rendimenti al botteghino che nessuno si aspettava

Nonostante il successo del primo film, le pellicole successive hanno guadagnato sempre meno ed è stato sempre più complesso adattare i libri: di 7 originali , sono stati adattati solo 3. Il secondo film del 2008 dal titolo Le cronache di Narnia, Il principe Caspian ha riscosso un successo con la critica ma ha guadagnato 419 milioni. Il sequel è stato messo a budget con ben 225 milioni vs i 180 mln del primo film, per cui ci si aspettava un guadagno maggiore. Questa prima batosta ha spinto la Disney a venir meno al progetto di Narnia, inducendo la Walden a trovare una nuova collaborazione per mandare avanti il disegno delle Cronache.

L’era con la 20th Century Fox e il declino della saga

La nuova alleata della Walden si è identificata nella 20th Century Fox. Dopo il successo di Avatar, la casa di produzione aveva sete di tornare con un nuovo successo. Nel terzo episodio della saga, Le cronache di Narnia, Il viaggio del veliero, è cambiato anche il regista. La pellicola è uscita a fine 2010, registrando 415 milioni di dollari, ben 4 milioni di dollari in meno del secondo episodio. Un tracollo sempre più affermato che generava un futuro sempre più concreto: la chiusura della saga. Dopo il terzo film, il presidente di Walden disse in un’ intervista che il quarto film avrebbe affrontato le origini del luogo magico di Narnia, dal titolo Il nipote del mago.

Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero

Nel 2011, però, ci fu un’altra coincidenza nefasta per la saga: nel contratto la Walden perse i diritti sul franchise. Questa separazione di Walden dalla proprietà di Lewis determinò una fine preannunciata. Tutto è rimasto silente fino al 2016, quando la Sony ha valutato fortemente un sequel della saga, partendo proprio dal quarto film Le cronache di Narnia – La sedia d’argento. Anche Netflix nel 2018 ha firmato un contratto per il riavvio della saga, ma non ci sono mai stati aggiornamenti in merito. Oltre alle ragioni monetarie, c’è un’altra motivazione per cui la saga non è mai andata avanti: la narrativa risulta essere di difficile adattamento cinematografico.