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James Mangold parla del cambiamento del “suo” Indiana Jones

Il regista James Mangold ha rilasciato una lunga intervista per preparare i suoi fan al cambiamento che vedranno del protagonista in questo nuovo Indiana Jones e la Ruota del Destino.

Se pensiamo che i primi Indiana Jones erano ambientati negli anni ’30 è facile intuire come la storia del quinto capitolo sarà molto diversa, essendo che Indy sarà collocato nel 1969 in questa storia.

Indiana Jones 5 Solocine.it

Sarà interessante vedere come uno dei personaggi iconici interpretati da Harrison Ford sia cambiato e maturato in questi lungi anni, tra un Indiana Jones e l’altro.

Ed è proprio su questo cambiamento che verte l’intervista rilasciata dal regista James Mangold, il quale spiega che il protagonista sarà molto diverso dagli esordi. Tutto cambia, anche un avventuriero meticoloso come Indy.

Cambia il regista ma Steven è sempre presente

Il quinto e ultimo capitolo di Indiana Jones con protagonista Harrison Ford, uscirà nelle sale cinematografiche il 30 giugno 2023. Indiana Jones e la Ruota del Destino è il primo film del franchise che ha visto cambiare il suo storico regista, Steven Spielberg con James Mangold. Oltre a Ford, nel cast troveremo nomi quali Phoebe Waller-Bridge, Antonio Banderas, John Rhys-Davies, Shaunette Renee Wilson, Thomas Kretschmann, Toby Jones, Boyd Holbrook, Oliver Richters, Ethann Isidore e Mads Mikkelsen.

Nonostante Indiana Jones 5 è stato plasmato da un altro regista, il mitico Steven Spielberg è comunque rimasto sempre “nei paraggi”, dando il suo particolare contributo alle scene, come dichiarato da Ford: “Jim ha sviluppato la sceneggiatura, quindi sapevo cosa stavamo ottenendo quando stavamo andando in quella direzione. Ma Steven è ancora nel film ed è sempre stato nel film. Questa volta non è il regista, ma è intimamente coinvolto”.

Il cambiamento è la parola d’ordine

Indiana Jones e la Ruota del Destino, seguirà uno stile molto diverso rispetto agli altri film, anche perché sono passati tanti anni dall’ambientazione dell’ultimo capitolo rilasciato e quindi la storia ha semplicemente seguito il suo corso.

Come lo stesso Harrison Ford ha ammesso: “Quello che mi piace è che lo incontriamo in un momento diverso della sua vita rispetto a dove lo abbiamo visto in questi altri film. È un posto logico per lui essere in questa fase, considerando il suo comportamento e quello che ha passato a fare nel suo passato. È una sceneggiatura molto interessante che Jim ha scritto”.

James Mangold Solocine.it

Oltre a Harrison Ford, anche il regista James Mangold ha voluto parlare del cambiamento che l’archeologo Indiana Jones dovrà vivere in questa nuova pellicola:

“I primi tre film di Indiana Jones si sono svolti più o meno nello stesso periodo. Tutti si adattano facilmente allo stile serializzato, spettacolare, quasi d’azione dei film usciti nel periodo in cui sono ambientati.

La sfida per Steven Spielberg in Il regno del teschio di cristallo e per me in questo è: come si fa ad andare avanti nei decenni in cui il mondo il mondo non è più diviso in maniera così netta tra bene e male, tra bianco e nero? Dove l’intero concetto di razziare tombe e combattere per le reliquie è visto in maniera differente? Non si tratta di cambiare la storia ma di permettere al personaggio di sperimentare com’è cambiato il mondo intorno a lui”.