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La figlia di Susan Sarandon racconta come è stato crescere su un set

Susan Sarandon- solocine.it

Eva Amurri, la figlia dell’attrice Susan Sarandon racconta come è stato crescere sui set cinematografici dei film della madre e con i figli di altre celebrità.

Tornano a fare notizia i figli delle Star dell’epoca d’oro di Hollywood: in molti infatti hanno parlato di come è stato vivere a stretto contatto con una realtà ben poco famigliare alla vita comune di qualsiasi altra persona e sull’esperienza unica che ne deriva.

Gran parte dell’attenzione gira ovviamente sempre intorno al quesito se sia meno o no favorevole, e lo è, alle opportunità che vengono offerte ai bambini nepo: se questi vorranno o meno seguire le orme dei genitori nel mondo dello spettacolo. Essere cresciuti tra le celebrità e accompagnare i propri genitori ovunque si girasse il loro prossimo progetto è però tutt’altra educazione che si impartisce ai pargoli, soprattutto è diversa da quella che la maggiorparte delle persone ha vissuto.

Ecco il racconto di Eva Amurri, figlia di Susan Sarandon, che recentemente ha rilasciato un’intervista per i suoi follower su come è stato crescere sui set e le sue relazioni con i figli di altri A- listers.

Eva Amurri si racconta

Eva Amurri è un’attrice statunitense figlia dell’italiano Franco Amurri e dell’attrice Susan Sarandon. Come la madre ha intrapreso la carriera cinematografica ed esordì nel 1996 con Dead Man Walking- Condannato a morte che valse alla madre il premio Oscar come miglior attrice protagonista. Di recente ha rilasciato un’intervista in cui racconta la sua vita a stretto contatto con l’ambiente di lavoro in cui la madre operava.

Susan Sarandon e Eva Amurri- solocine.it

Eva Amurri faceva parte del cast del dramma musicale targato FOX, Monarca, dove ha lavorato a braccetto con Susan Sarandon. Ha detto che alcune persone paragonano l’esperienza di crescere sui lastricati set cinematografici Hollywoodiani come :”Essere cresciuti al circo” e ha confermato sulla piattaforma social, Tik Tok, di essere cresciuta attorno ai figli dei co-protagonisti: insomma tutti figli d’arte:

Le persone del settore, cresciute nel settore, a volte paragonano l’esperienza a tipo crescere nel circo: nel senso che trascorri questi periodi di tempo davvero surreali strettamente intrecciati con altre persone, sia che si tratti di altro anche le famiglie delle persone o gli individui come attrice, capita, dove trascorri tutto questo tempo di qualità con un certo gruppo. E a causa della stretta vicinanza, queste persone diventano famiglia. Una delle cose poi che è davvero disorientante nel mondo della recitazione è che, una volta finito il progetto, ognuno va per la sua strada e in un certo senso, scompari dalla vita reale tutt’ad un tratto. Oltre che disorientarti, può essere davvero triste a volte.”

E continua dicendo: “Ho molti bei ricordi legati a tante persone diverse con cui poi siamo diventate molto intime: abbiamo passato vacanze insieme che però capitavano mentre stavamo girando qualche film. Penso che il termine che si usi oggi per la nostra generazione di “figli d’arte” sia nepo baby“.